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Il piastrino di Sidney Letsky

Ritrovato a Monterenzio, il piastrino apparteneva al soldato Sidney Letsky, matricola 20134370. Nato il 27 agosto 1908 ad Alaskan, in Russia, viveva a Morris, nella contea di Litchfield, stato del Connecticut (USA).

Prima della guerra, Letsky prestava servizio nella Guardia Nazionale del Connecticut e lavorava come farmacista presso la Washington Hill Pharmacy, al numero 838 di Baldwin Street, a Waterbury, nella contea di New Haven.

Con l’entrata in guerra degli Stati Uniti, fu arruolato a 32 anni come farmacista nel distaccamento medico del 3rd Convalescent Hospital. In questa unità, operò nei principali teatri della campagna d’Italia – Napoli-Foggia, Roma-Arno, Appennino Settentrionale e Pianura Padana – sotto la Quinta Armata Americana, fino a settembre 1945.

Per il suo contributo, ricevette la medaglia Europa-Africa-Medio Oriente con quattro stelle di bronzo, una per ciascuna delle campagne a cui prese parte.

I Convalescent Hospital erano ospedali da campo destinati a feriti meno gravi. Strutture di grandi dimensioni – fino a 3.000 posti letto – che, nel maggio del 1945, riservavano circa la metà dei posti ai prigionieri di guerra tedeschi.

Nel corso della campagna d’Italia, il 3rd Convalescent Hospital fu inizialmente dislocato nell’area di Napoli. Il 5 gennaio 1945 fu poi trasferito a nord, in zona di combattimento, lungo la linea gotica a sud di Bologna fra Monterenzio e Loiano dove è stato rinvenuto il piastrino.

Dai documenti medici risulta che Letsky ricevette la vaccinazione antitetanica nel 1942, con richiamo nel 1943. Il suo gruppo sanguigno era A e professava la religione ebraica, indicata con la lettera H.

I volti della storia

Sidney Letsky

Ritrovato a Monterenzio, il piastrino apparteneva al soldato Sidney Letsky, farmacista nel distaccamento medico del 3rd Convalescent Hospital.

Leonard M. Brown

Tra i resti della Seconda Guerra Mondiale, emerge una tessera d’identità appartenuta a Leonard M. Brown, soldato della 34ª Divisione "Red Bull".

William P. Rovira

Uno dei rari casi in cui un piastrino ritrovato sul campo ci permette non solo di ricostruire un’identità, ma anche di raccontare una vita intera.

William S. Corey

Questo piastrino, riaffiorato decenni dopo tra i boschi dell’Appennino, ci restituisce il volto umano di una battaglia raccontata nei libri ma vissuta metro per metro dai suoi protagonisti.